Fondamenti di nutrizione

Nutrire il corpo di un essere umano in maniera approssimativa è ciò che comunemente accade, l’approssimazione con cui vengono somministrati i nutrienti a questa complessa macchina biochimica, non rappresenta un rischio di vita, ma sicuramente una riduzione dell’espressione delle competenze che il corpo umano è in grado di compiere e successivamente, nella sfida alla longevità, anche una maggiore predisposizione alle malattie degenerative o quantomeno una minore resistenza alle aggressioni del tempo o comunque un calo energetico.

Al contrario, nutrire un corpo con sapienza in maniera adeguata e competente può, non solo ottimizzare lo sviluppo del corpo stesso ma anche mantenerne alti i livelli energetici che sottintendono la capacità di poter esprimere massime competenze atletiche e artistiche.

Il ballerino, in questo senso è un archetipo di ambizione e tensione verso la massima ottimizzazione dell’espressione delle capacità che il proprio corpo ha, fino ad un livello molto alto, talvolta estremo. Il ballerino ricerca il livello più alto delle proprie capacità motorie, di equilibrio, di potenza e coordinazione dovendo affiancare a tanta competenza una immagine estetica mantenuta comunque ai limiti del sottopeso fisiologco e frequentemente nel sottopeso stesso.

In queste condizioni di lavoro, il metabolismo del ballerino deve essere guidato da un controllato, bilanciato e perfezionato apporto di alimenti, di cui si conoscano le precise quantità dei nutrienti biodisponibili, i bilanci energetici devono essere limati e resi assolutamente efficienti e sufficienti nel minimo consentito da non produrre drastici abbassamenti del metabolismo basale per insufficienza calorica.

Parlare di nutrizione umana perfezionata per corpi orientati ad alti livelli di performance oggi significa aprire un libro con molti capitoli in più rispetto a pochissimi anni fa.

La composizione di un piano dietetico non intende soltanto la stima del bilancio energetico con l’attinente computo della calorie necessarie e l’adeguata ripartizione fra macronutrienti e micronutrienti, un dieta completa deve tenere conto di altre categorie di determinanti nutrizionali come gli antinutrienti, i tossici, i disruptori estrogenici come anche la presenza di molecole bioattive e funzionali fino ai nutraceutici e cosmeceutici contenuti naturalmente negli alimenti o tecnologicamente combinati agli alimenti.

Inoltre un piano dietetico può/deve essere completato e talvolta può/deve essere supplementato con l’uso di adeguati dosaggi di integratori alimentari capaci di coprire i fabbisogni giornalieri di nutrienti non adeguatamente assunti con la dieta o di supplementare funzioni sottoposte a stress metabolici da performance eccezionali. Nel futuro della nutrizione personalizzata saranno utilizzati anche strumenti diagnostici individuali come i test genetici di nutrigenomica per disegnare con precisione profili metabolici personalizzati.

 

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Tuttavia anche la parte più tradizionale del disegno di una dieta ovvero l’impostazione quantitativa del bilancio energetico deve essere impostata al riparo da dimagrimenti mal bilanciati ottenuti con diete miracolistiche, magari sostenute da intolleranze male o falsamente diagnosticate e/o da integrazioni casuali e generiche e mal indicate. per fornire criteri di scelta fra gli strumenti dietetici ponderati utili alla compilazione della nutrizione-integrata individuale.

 

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